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mercoledì 20 giugno 2012

Quando autonomia territoriale significa unione e miglioramento

La Lega  Nord è forse l'unico partito italiano a parlare chiaro e ad avere il coraggio non tanto di parlare di Padania, di secessione, di macro regione, di governo assassino, quanto di concretezza, di esigenze della gente, di cercare di trovare delle soluzioni congrue per facilitare il futuro dell'Italia inglobata in una crisi globale più che altro voluta e creata ad hoc. L'Italia è rimasta invischiata in una rete di interessi bancari, in un contenitore geografico (europeo) senz'anima che vive con una moneta artificiale.  Quando Luca Zaia, governatore del Veneto, propone la regionalizzazione del debito pubblico e parla di autonomia decisionale, fiscale e di vero federalismo non ha tutti i torti, anzi, ritengo abbia trovato la soluzione per tutto. Pertanto, cerchiamo di sfatare il mito per cui Lega significa secessione e divisione netta dell'Italia. La Lega va oltre, pensa di regalare all'Italia la giusta autonomia territoriale non tanto per dividere l'Italia quanto per rendere o mantenere virtuosi popoli, territori, regioni che avranno maggiori oneri e responsabilità ma anche la possibilità tangibile di far quadrare al meglio i propri conti.
Meditiamoci.
 
Roberta Bartolini
 
Roberta Bartolini

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