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sabato 23 giugno 2012

Le offese ad una bimba ucraina viaggiano da Radio Padania a facebook. Attenzione ai fraintendimenti

Leggo un trafiletto su La Padania del 23 giugno da parte di Matteo Salvini e che riguarda un caso scoppiato in Radio Padania su offese rivolte ad una bimba ucraina malata di Treviso da parte di un conduttore di tale emittente. Mi interessa questo caso in quanto sono stata coinvolta in prima persona in una serie di messaggi su facebook partiti da un amico, seguiti da una risposta della sottoscritta e culminati in altri scritti da parte di altre persone che si sono scagliate contro la Lega tacciandola di razzismo tout court dimostrando di non conoscere bene né la Lega, né i suoi obbiettivi e di avere rispetto per le idee altrui, convinte di avere la ragione in mano. Vede Direttore, anche se si tratta di messaggi innocui e magari senza seguito, ritengo opportuno invece di valutarne una certa importanza in quanto pensieri seguiti da un social network molto frequentato e che, se lasciati al proprio destino, rischiano di gettare fango gratuitamente se non stoppati in tempo e non monitorati. Salvini spiega di essersi scusato da parte del conduttore di Radio Padania che, benché finora inappuntabile e serio, è già stato richiamato perché non si sarebbe dovuto permettere, neppure per sbaglio e inavvertitamente, di offendere una bambina ucraina malata. Addirittura Salvini sostiene di recarsi di persona presso la Onlus di Treviso in questione anche per conoscere una nuova realtà purtroppo molto triste. La persona che per prima ha lanciato un messaggio sulla mia bacheca e su quella degli amici in comune è un ragazzo serio che ha dovuto affrontare una situazione molto pericolosa e delicata per una malattia congenita di suo figlio di due anni. Nell'arco di un anno è venuto a contatto con realtà drammatiche all'interno dei più svariati ospedali italiani nonché del Gaslini di Genova ed è per questo motivo che è stato mosso da rabbia ad ascoltare determinate dichiarazioni. Nessuno si dovrebbe permettere di ironizzare su casi umani, tanto più se si tratta di bambini malati. Ma di qui a dire che non a caso il disguido è sorto a causa di Radio Padania che è della Lega parlando poi di razzismo il cammino è lungo e contorto e non ammetto a questo punto di infangare gratuitamente la Lega la quale da sempre non è razzista ma semplicemente amante delle regole e combatte strenuamente contro l'immigrazione clandestina.
Pertanto, ringrazio Matteo Salvini per il proprio personale coinvolgimento in questa realtà e vorrei che venisse sottolineata una volta per tutte la posizione vera, netta della Lega Nord riguardo gli immigrati e gli stranieri in generale.
 
Roberta Bartolini
 
 
 
 

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