In favore dei terremotati dell'Emilia Romagna è intervenuta mezza Italia, dal mondo fondamentale del volontariato sia religioso che laico, dal sostegno immediato, tempestivo e concreto della Lega Nord emiliana e non solo, dall'aiuto da parte di tante regioni, dai singoli cittadini che hanno contribuito e continuano a farlo grazie a spontanee erogazioni liberali e bonifici bancari che i vari quotidiani italiani permettono di preparare, da donazioni di privati più sostenute per arrivare alla presenza del Papa che si è appena recato in Emilia in tempi meno sospetti riguardo ad eventuali scosse sismiche aggiuntive. Tutti e il Pontefice in primis si sono espressi in favore dell'intera popolazione colpita dalla tragedia del terremoto, dai bambini ai più anziani. Papa Ratzinger ha pronunciato splendide parole durante la sua visita a Rovereto di Novi (MO) che dovremmo ricordare in ogni istante: "Ho visto tante mani che vogliono curare le ferite insieme a voi, qui la vita vuole ricominciare con forza......non siete e non sarete soli".
Umanità e altruismo, concretezza e sensibilità. Questo è quanto emerge dall'Italia che si mette nei panni dei terremotati che purtroppo potrebbero essere tutti, nessuno escluso, data l'impotenza umana di fronte ad un evento geologico di tale tenore.
Purtroppo, sorge una polemica da questa circostanza data dall'assenza quasi totale delle istituzioni e del Governo, ma in particolare del Presidente del Consiglio Monti, sia a parole che a fatti. Di parole ne sono giunte ben poche se non punto. Di fatti concreti soltanto due promesse di cui soltanto una si è rivelata effettiva e ufficiale.
Parliamo della sospensione dei termini, degli adempimenti e dei versamenti contributivi in favore delle popolazioni terremotate che si concretizza grazie alla circolare Inps n. 85/2012 in base all'art. 6 del Decreto Legge n. 74 del 6 giugno 2012 che ha disposto la sospensione fino al 31 luglio 2012 di termini prescrizionali e procedure esecutive. Sospensione che si concretizza altresì grazie all'art. 8, comma 1, punto 1) del Decreto Legge n. 74 del 6 giugno 2012 che ha disposto la sospensione fino al 30 settembre 2012 dei termini relativi agli adempimenti ed ai versamenti contributivi.
A tal proposito citerei forzatamente una nota di cronaca che si spiega da sé: per poter usufruire della sospensione degli adempimenti e dei versamenti contributivi, i soggetti interessati dovranno produrre apposita domanda (allegato 2) alla sede Inps competente. In barba alla burocrazia complessa tipicamente italiana.
La seconda promessa fatta dal Governo ma non mantenuta finora riguarda il trasferimento fattibilissimo dei contributi pubblici dei partiti alle vittime del terremoto. Se tale promessa dovesse saltare e se quindi fossero a rischio i soldi per i terremotati il governo dovrebbe davvero e senza mezzi termini pagare nel vero senso della parola e venire punito una volta per tutte. Qui si tratta di materia scottante che non deve essere sottovalutata per nessun motivo.
Alle ore 18.00 di giovedì 28 giugno infatti scadranno i termini al Senato per gli emendamenti al ddl già approvato dalla Camera che prevede di dimezzare i contributi alle segreterie dei partiti (lasciando 91 milioni di euro), destinando l'altra metà a chi ne ha davvero bisogno. In Senato ora le votazioni saranno contate col cronometro in quanto potrebbero saltare quasi 100 milioni di euro e di aiuti concreti alle popolazioni colpite dal sisma.
Per evitare che tale denaro torni d'incanto nelle casse dei partiti, il governo dovrà allertarsi. vedremo e speriamo non sia troppo tardi.
Il tutto per amore di chi ha bisogno, di chi si prodiga a favore degli altri e per amore della nostra sacra vita.
Roberta Bartolini
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